Pagine di storia asseminese - Un tributo al Conte Ceconi

Chi era il Conte Angelo Ceconi?

Il Conte era un personaggio emblematico su cui - all'epoca - aleggiava anche un velo di mistero per il suo stile di vita riservato e schivo, nonosante la sua magnanimità. Primogenito di Giacomo Ceconi, nacque il 1° settembre 1862 a Unterdrauburg ( l'attuale Dravograd in Slovenia, ndr), e morì ad Assemini, ove è sepolto, il 25 maggio 1944.

Sbarcato in Sardegna per lavorare con il padre in un progetto di ristrutturazione dei porti di Cagliari e Porto Torres, nell'arco di breve tempo rimase talmente folgorato dal fascino dell'isola che decise di trasferirvisi definitivamente acquistando, nel 1902, i terreni dei conti Orrù ad Assemini.

Egli non attese gli incentivi e/o finanziamenti pubblici. Per il bene pubblico e con l'intento di migliorare le condizioni di vita della propria comunità, avviò una serie di bonifiche che trasformarono quei - circa - 1200 ettari acquistati, caratterizzati prevalentemente da steppe e paludi, in terreni floridissimi con vigneti, mandorleti, piantagione di cotone, orzo e grano. Ma l'intervento di bonifica apportò anche un altro importante vantaggio in tutta la zona: la drastica riduzione della malaria.

Lo spirito innovativo e rinnovatore del Conte si tradusse, nell'arco di poco tempo, nella creazione di una delle più grandi ed avanzate aziende agricole del Campidano, segnando il passaggio da un'agricoltura feudale ad una moderna. Un modello aziendale che ha suscitato interesse e ammirazione da parte di tutta la comunità. Non solo asseminese. Introdusse macchinari fino ad allora sconosciuti nell'isola come ad esempio aratri, mietileghe, trebbiatrice, falciatrici e seminatrici; realizzò canali di irrigazioni, canali di sgorgo, vasche e pozzi artesiani per migliorare ed ottimizzare le coltivazioni; fece ristrutturare la casa padronale e costruire grandi stalle e case coloniche; realizzò opere all'avanguardia con impatto sociale come le trivellazioni per la ricerca di acque profonde, garantendo l'acqua potabile a tutti gli assemininesi. Introdusse innovazioni persino nel campo zootecnico con la produzione e la diffusione del latte vaccino (fino ad allora si consumava solo quello ovino, ndr).

Con la morte del Conte, la considerazione e la riconoscenza di tutta la comunità può essere racchiusa nella frase fatta incidere sulla lapide: "Benefattore del paese, nobile figura di perfetto gentiluomo indimenticabile a tutti".



Approfondimento
Sulla storia del Conte Angelo Ceconi è stato scritto anche un libro:

Angelo Ceconi, imprenditore agricolo ad Assemini dal 1902 al 1944 di Hans Kitzmuller





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