Avete presente i classici murales di Francesco Del Casino? Quelle inconfondibili e caratteristiche sagome dipinte con uno stile che, a tratti, ricorda Picasso o Fernand Léger?
Oggi vi mostreremo un'evoluzione artistica soffermandoci su una sagoma in particolare: quella in cui viene ritratto Antonio Gramsci. Queste sono alcune parti di opere murali dipinte dall'artista senese, in giro per il mondo:
Come molti di voi già sapranno, in caso contrario vi basterà una semplice ricerca in rete per verificare, Francesco Del Casino è conosciuto per essere stato un grande promotore ed animatore di quel fenomeno nato in Messico durante la rivoluzione messicana (1910) e sbarcato in Sardegna, a fine anni 60, con il nome di muralismo. Un movimento artistico di protesta, partito dal basso, e che ha reso Orgosolo unica nel suo genere con oltre 400 opere murarie dipinte dalla stessa mano. E negli anni il Prof non si è limitato solo alla pittura ma ha sperimentato e si è dedicato anche alla scultura e alla ceramica.
Ebbene, a distanza di anni, in concomitanza con l'
80esimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, l'
anima innovatrice di questo artista ha dato il via ad una
nuova sperimentazione:
muralismo 3D (?). Senza soffermarci troppo sull'
etichetta di questo particolare ed originale filone artistico, un artista non deve mai perdere quella leva interiore, mossa dell'
amore e passione per l'arte, che lo porta sempre a sperimentare. Una ricerca continua di innovazione in cui mettersi in gioco e dare libero sfogo alla propria creatività.
Questa nuova opera è proprio il frutto di questo processo interiore sempre in fermento.
La classica sagoma di Gramsci che tutti oramai conosciamo bene, piatta e dipinta sulla parete, si stacca e prende forma. In terracotta.
Da oggi, infatti, passeggiando per le vie di Orgosolo potrà capitare di imbattervi, oltre che negli storici e classici dipinti del Prof, anche in queste nuove "creature murali" collocate nelle pareti delle vie del borgo barbaricino.
E' stato un esperimento ma una cosa è certa: il colpo d'occhio c'è!
E per chi ama lo stile pittorico unico ed inconfondibile di questo grande artista, l'incontro con queste nuove "creature", che rappresentano una perfetta riproduzione in 3D delle sagome dei suoi classici personaggi, stupisce ed incanta.
A contorno dell'intervento artistico è stata aggiunta una postilla che rafforza l'impatto ed il valore dell'opera. Una frase molto significativa dello stesso intellettuale sardo, che cita:
Io so che quando tutto è perduto,
o anche soltanto sembra perduto,
quello è il momento di ricominciare daccapo.
A. Gramsci
Anche l'immagine di primo piano non è stata scelta a caso. E' una foto scattata da Teresa Podda che - a nostro avviso - è molto rappresentativa e suggestiva.
Il buio. Quella luce fioca che sembra provenire da una candela. L'atmosfera nostalgica di uomo affacciato alla finestra, dietro le sbarre e con lo sguardo sognante e pensieroso rivolto verso l'esterno. Una mente "libera" e sempre in viaggio nonostante il sistema - quello carcerario - in cui viveva, fatto di repressione e torture sia fisiche che psicologiche.
Quale migliore similitudine per "presentare" al pubblico questa nuova opera dedicata ad Antonio Gramsci? Un grande uomo che venne incarcerato dal regime fascista con l'intento di devitalizzarne il cervello ma che - proprio in quegli anni - diede vita ad una delle più importanti opere letterarie del XX secolo: Lettere dal carcere (1926-1937).
<< L'idea mi è venuta per caso - ci racconta il Prof - guardando la ventina di terracotta rappresentanti Gramsci che giacevano nel mio laboratorio. Ho sentito Teresa e Pino
Muggianu e ho chiesto loro di sistemarlo da qualche parte. Dopo alcune ricerche in paese hanno trovato questa casetta in via di ristrutturazione. >> E aggiunge: << All'inizio dell'estate quando sono venuto in Sardegna per il murale di Armungia abbiamo fatto un
sopralluogo e deciso il posizionamento definitivo. >>
<< La cosa interessante - sottolinea - è che finalmente il padrone della casa sta facendo un lavoro di recupero eccellente, e per me è stato un onore sistemare lì la scultura. Speriamo serva da esempio per il resto di Orgosolo. >>
Come intuirete questa installazione rappresenta solo l'inizio di una nuova serie di opere che avranno come obiettivo la rivalorizzazione di una zona defilata del paese, e a confermarlo è lo stesso Francesco: << La casa si trova in una parte del paese leggermente defilata dove esistono ancora un pò di case vecchie: via Turati. Ho proposto a Teresa e Pino di farla diventare la via dei fotografi che hanno operato a Orgosolo con una serie di murali riproducenti le loro foto. Onestamente non so quando sarà realizzato questo progetto anche perché io fino alla primavera prossima non potrò tornare a Orgosolo. >>
Per concludere vi riportiamo un commento rilasciato da parte di
Teresa Podda che illustra parte del
clima a contorno dell'intervento artistico:
<< Ci tengo a ringraziare il proprietario di casa che ci ha messo a disposizione la parete. Quando si lavora in casa d’altri si deve trovare una sintonia col padrone di casa, e in questo caso è stata perfetta. La buona riuscita di un lavoro è legato anche a questo. >>
Vedremo presto altre
sagome in 3d di
Francesco Del Casino in giro?