Antonio Gramsci è stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937).
Nel 1921 Gramsci fu uno dei fondatori del Partito Comunista d'Italia.
- all'adorata mamma Peppina, alla quale scrisse forse una delle frasi più significative e rappresentative del suo pensiero: << [..] i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini [..] >>
- alla cognata Tania (o Tatiana), che si prendeva cura di lui e faceva da tramite con il mondo esterno quando la moglie tornò in Unione Societica;
- alla moglie Julia Schucht (o Julka o Giulia)
- il regime fascista che, vigilava scrupolosamente e censurava ogni singola lettera che usciva o entrava dal penitenziario;
- il regime sovietico che, dall'altra parte, vigilava e censurava tutte quelle lettere che, esplicitamente o implicitamente, andavano contro il Partito o contro i compagni. Esiste infatti un periodo particolare, dal 1932 al 1933, in cui lo stesso Gramsci - ormai in odore di anticomunismo e di antistalinismo - iniziò a nutrire dei sospetti e dissidi sia con alcuni compagni (tra cui Togliatti, ndr) che con i vertici del PCd'I.
- le precarie condizioni psichiche della moglie che spesso passava da un manicomio ad un altro, facendo seguire lunghi periodi di silenzi.
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