Scendendo e attraversando il sottopassaggio della Stazione Nomentana, dallo scorso weekend, è possibile ammirare il fantastico mondo marino - con sfumature tenere e romantiche - della street artist romana Giusy Guerriero.
Dopo il primo intervento artistico della primavera scorsa, l'onda di colore romana del progetto Arte e città a colori di Franco Galvano ha rinondato la stazione rafforzando il valore artistico dell'area e ripulendola dalle varie scritte vandaliche.
Questi due interventi rappresentano il contributo dell'artista in questa nuova ondata in un luogo che oramai tutti chiamano Galleria Nomentana.
Ciao Giusy, una prima curiosità: come ti sei ritrovata coinvolta in questa lodevole iniziativa?
Giusy: << Sono riuscita a far parte di questo splendido progetto tramite il mio carissimo amico Moby Dick che mi ha presentato Franco Galvano, responsabile dell'iniziativa, il quale mi ha proposto uno spazio nel sottopassaggio della stazione per rivalorizzarlo dopo gli spiacevoli atti vandalici. >>
Quante opere murarie stai realizzando?
Giusy: << È uno dei miei primi esperimenti realizzati a bomboletta, il terzo per esattezza. Avendo una formazione pittorica ho sempre realizzato muri a pennello ma questi "esperimenti spray" mi stanno entusiasmando ed appagando. E non nascondo che vedere la reazione della gente davanti alle mie opere mi dà la carica per continuare su questa strada. >>
Per l'occasione hai dato un titolo alle opere?
Giusy: << Dare un titolo alle opere rimane sempre un dramma per me. E' una bella responsabilità, e c'è sempre il rischio che il titolo possa rendere tutto banale ed insignificante. Ciò mi porta a rifletterci su per interi giorni, o anche peggio. In alcuni casi non l'ho mai trovato e, per quest'ultimo intervento, ci sto ancora pensando. >>
A cosa ti sei ispirata o cosa ti ha ispirato?
Giusy: << Il tema marino è l'ispirazione principale. Visti anche i soggetti dell'opera del mio compagno di muro, Moby Dick, ho optato per inserire delle "sirene": creature fantastiche che mi hanno sempre affascinata per la loro eleganza. Per creare una continuità con l'opera di Moby, ho voluto abbracciare i suoi animali tramite la chioma marina di una delle due sirene. >>
Potresti accennarci qualcosa sulle tue nuove opere?
Giusy: <<
Proseguendo lungo la parete, le onde che abbracciano i vari animali di Moby Dick diventano pian piano i capelli della seconda sirena protagonista di un caldo abbraccio con un umano. La scena è dolce e intima. Esistono solo loro due, appartenenti a due mondi completamente diversi ma uniti da un dolce sfiorarsi. >>
Hai partecipato ad altri interventi nel progetto Arte e città a colori?
Giusy: << No, questo è il primo evento del progetto a cui ho partecipato. >>
Qualche curiosità o aneddoto durante il work in progress?
Giusy: << Ne avrei tantissimi da poter scrivere libri interi. Quello che più mi ha colpito, e ha colpito anche i miei compagni di avventura, è stato il passaggio di due bambine uscite da scuola e seguite dalle rispettive madri. Dopo aver percorso gran parte dei primi murales una delle due bambine si è girata verso la sua amichetta e ha esclamato: << ahhhhhh (con tanto di pausa), Drogati!!!!! >>.
Il tempo di realizzare l'esclamazione e siamo scoppiati in una sonora risata che ha fatto eco in tutta la galleria. Non so gli altri ragazzi ma io non ho mai fatto uso di droghe. Ma questo episodio mi ha fatto riflettere tanto sugli stereotipi che continuano ad esistere al giorno d'oggi e alla forza di quello che trasmettiamo ai piccoli. >>
Come ha reagito la gente?
Giusy: << Una delle cose che mi metteva di buon umore e mi spingeva a tornare, quotidianamente, al mio lavoro nel sottopassaggio è stata proprio la reazione della gente. La maggior parte di loro era entusiasta, altre persone erano arrabbiate per gli episodi di vandalismo nelle precedenti opere. Ma tutti si augurano che, almeno questa volta, le opere possano durare. Le persone che ho avuto modo di incontrare nei giorni di lavoro sono state carinissime con tutti noi. Si fermavano, ci portavano caffè, dolci e ci riempivano di commenti positivi. Ad essere sincera c'è stato anche qualche caso di dissenso, ma era davvero un'insignificante minoranza. >>
Se ti dovessimo chiedere una tua opinione sull'iniziativa?
Giusy: << Trovo che sia una splendida iniziativa! Spero che ce ne siano tante altre simili e, soprattutto, spero che gli enti di dovere possano incentivarci per migliorare tutta la città. >>
Progetti futuri?
Giusy: << Progetti futuri ce ne sono sempre. In cantiere, in questo periodo, ho altri muri ma non posso ancora anticipare niente. >>
Qualche ringraziamento finale?
Giusy: << Ringrazio Franco Galvano, una splendida persona, che ha reso possibile tutto questo. Ha messo tutti gli artisti nelle condizioni di poter lavorare ed esprimersi al meglio. Ringrazio Moby Dick che ha visto in me una potenziale street artist e mi ha insegnato - e continua a farlo - questa splendida tecnica in un mondo ancora tutto da scoprire. Ringrazio i miei compagni d'avventura Lac68, Noa, Mox, che hanno reso l'ambiente di lavoro uno spasso. Ringrazio i fotografi, lo staff, chi mi è venuto a trovare e chi non ha potuto ma che mi sostiene sempre. >>
Da parte nostra facciamo i complimenti a Giusy, e la ringraziamo anche per la sua disponibilità e gentilezza.
Buon lavoro, alla prossima parete!
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Riferimenti /Ringraziamenti
Giusy Guerriero - FacebookArte e città a colori
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