L'opera murale dal titolo Sa moba e sa prenza de Ziu Mariu è stata dipinta dall'artista Massimo Cocco a San Sperate, in Sardegna, nel luglio 2018.
L'intervento artistico, sponsorizzato da privati cittadini (Mario Casti e Massimo Cocco), rappresenta un tributo ad un pezzo di storia del paese, in particolare al vecchio frantoio di Mario Casti, noto come Ziu Mariu, un caro amico dello stesso artista.
<< Ricordo - ci racconta Massimo con un pizzico di nostalgia - quando dopo la raccolta delle olive, con mio padre, caricavamo i sacchi pieni sul carro trainato dall'asino e li portavamo al frantoio di Mario. Ricordo, ancora oggi, persino quel buon profumo d'olio appena spremuto che ti investiva non appena si varcava la soglia del frantoio. Per non parlare della tradizionale prova d'assaggio: quando si spargeva l'olio sopra una fetta di pane e lo si assaggiava per verificarne la qualità. >>
In realtà già nel 2008 Mario Casti aveva abbozzato un primo disegno dell'opera sulla stessa parete, poi però - a causa di svariati motivi personali - il progetto artistico si è arenato.
Work in progress di Mario Casti - 2008
La bozza di Mario Casti - 2008
Oggi, a distanza di 10 anni, quel disegno ha preso definitivamente vita e colore grazie all'iniziativa privata di Massimo e Mario.
Work in progress di Massimo Cocco - 2018
Un murale curato nei minimi dettagli che, anche se da un lato sbalordisce per il forte e reale impatto visivo, dall'altro lato lascia un po' di amaro in bocca. Un velo di nostalgia e malinconia avvolge soprattutto coloro che hanno conosciuto o vissuto quel frantoio negli anni.
Una malinconia e nostalgia che si può estendere a tutti quegli antichi mestieri ormai scomparsi, a quelle antiche botteghe ormai chiuse su cui ruotava l'intera economia dei paesi e a cui ci si affidava per prodotti/servizi di qualità, spesso a chilometro zero.
Purtroppo non è possibile ricreare quel profumo intenso d'olio che inebriava l'aria, sicuramente non è possibile ridare vita al vecchio frantoio, ormai quasi completamente dismesso (sono presenti solo alcuni macchinari per l'estrazione dell'olio, ndr), ma almeno - da oggi - sarà possibile passeggiare in via San Giovanni e, per un attimo, essere catapultati nei ricordi di un mestiere del tempo che fu.
La bellezza ed il fascino di queste pitture murali è proprio questa, paragonabile quasi ad uno scatto fotografico: un'occasione per impedire alla comunità di dimenticare parte della propria identità, lasciare vivo nei ricordi attraverso una semplice parete un pezzo di storia che è ancora capace di suscitare ammirazione e interesse.