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L'opera murale è stata dipinta nel 1984 a Serramanna, nella parete vicino al Circolo Arci, dall'artista Luciano Lixi in collaborazione con Ferdinando Medda.
L'intervento artistico rappresenta un omaggio ad Enrico Berlinguer.
Nel 1989 l'opera venne scelta come copertina del libro Vita di Enrico Berlinguer scritto da Giuseppe Fiori (Casa Editrice Laterza).
L'opera murale è stata dipinta dal muralista Luciano Lixi, in collaborazione con Ferdinando Medda, in memoria di Enrico Berlinguer nell'anno della sua scomparsa, 1984.
Enrico Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 – Padova, 11 giugno 1984)
Enrico Berlinguer è stato un politico italiano, attivo nel movimento antifascista sardo ed iscritto al Partito Comunista dal 1943. La madre Mariuccia Loriga era cugina della madre di Francesco Cossiga.
Nel 1972 divenne uno dei massimi dirigenti del partito. Tra le iniziative per cui viene ricordato ritroviamo:
- il tentativo nel 1974 di organizzare in Italia uno storico compromesso politico con l'intento di riunire cattolici, laici e comunisti in un progetto comune di rilancio dell'economia e democrazia nostrana legittimando il PCI come attore politico affidabile, alternativo alla DC, anche in un contesto internazionale. Prendendo spunto dal golpe cileno portato avanti dal generale Pinochet (11 settembre 1973) che rovesciò il governo Allande, Berlinguer scrisse una serie di saggi in cui illustrava la sua "strategia del Compromesso Storico". Il successivo rapimento (16 marzo 1978) ed uccisione (9 maggio 1978) da parte delle Brigate Rosse di Aldo Moro, punto di riferimento e interlocutore naturale del leader del PCI, stroncò definitivamente l'ambizioso progetto.
- fu promotore della questione morale nella politica italiana, denunciando la corruzione e l'inefficienza dei partiti
- fu promotore dell' eurocomunismo con un allontanamento dai legami con Mosca.
Il 7 giugno 1984 durante un comizio a Padova per le elezioni europee venne colpito da un ictus cerebrale e morì qualche giorno dopo, l'11 giugno.
Il 13 giugno 1984, nel giorno del suo funerale, l'amore e l'affetto dei militanti (e non solo) fece registrare a Roma, presso la basilica di San Giovanni in Laterano, un afflusso di oltre un milione di persone: un fiume di gente commossa fra migliaia di bandiere rosse al vento. Tutti elementi riportati nell'intervento artistico.
Oggi, purtroppo, l'opera murale risulta sbiadita e in stato di abbandono:
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