Per le sue sembianze e caratteristiche, metà donna e metà pesce (versione medievale), Leucosia non poteva avvicinarsi agli esseri umani ma, nonostante tutto, si invaghì del principe che alloggiava nel castello lungo la costa.
Ogni notte la giovane sirena si posizionava di fronte la finestra del castello ed attendeva che il principe, come sua consuetudine, si affacciasse per ammirare - malinconico - il mare prima di addormentarsi.
Un giorno la sirena innamorata notò grossi fermenti e preparativi nelle stanze del castello e, ai suoi occhi, non passò inosservato anche il cambiamento nello sguardo del principe che non era più malinconico bensì felice ed entusiasta. A tratti sognante. Ebbe subito il sentore che stesse succedendo qualcosa di tremendo, ma cercò di non pensarci.
Da lì a qualche giorno il principe si sposò e la sirena lo avvertì.
Quella stessa sera, come se nulla fosse, Leucosia si appostò al solito posto ed attese il principe affacciarsi. Quando, ad un certo punto, lo vide alla finestra tirò un sospiro di sollievo; una gioia però che venne stroncata dopo pochi minuti. Una giovane donna si affacciò al fianco del suo amato ed insieme, abbracciati, ammirarono lo splendido panorama.
Al rientro degli sposini in stanza, la sirena affranta e con il cuore spezzato decise di togliersi la vita. Raggiunse un isolotto nei pressi del castello e si uccise con una pietra affilata dopo essersi colpita il cuore ed aver dedicato un ultimo pensiero al suo amato principe.
Da qui quell'isolotto prese il nome di Licosa, l'isola di Licosa: un lembo di terra con sabbia bianca circondata da un mare limpido e trasparente.