Ad arricchire il panorama artistico e folkloristico dell'evento, nel 1991, venne introdotto un progetto pittorico, denominato I Murales del Borgo – Le Invenzioni dell’800, ideato e curato da Marisa Russo, presidente della Cooperativa Genius Loci e dell'Associazione Ar.Per.C (Arte per Comunicare) con lo scopo di raffigurare, in puro stile muralistico, le invenzioni del XIX secolo, da quelle più note e importanti (cinema, fotografia, radio, telefono, lampadina, ecc.) a quelle più curiose (fumetto, ecologia, lametta, carta igienica, ecc.) per passare ai più famosi marchi di prodotti noti nel mondo (Levis, Coca Cola, Violetta di Parma, Borsalino, ecc.).
Una combinazione di fattori, ben studiata e collaudata, che negli anni ha reso il Festival un'attrazione turistica sempre più unica ed originale. Inoltre, nel 1994, il fermento e il successo dell'iniziativa pittorica consentì a Saludecio di entrare a far parte dell'Associazione Italiana Paesi Dipinti (AssIPaD) e Res Tipica. Ad oggi il paese conta più di 50 opere murali a tema.
<< I Progetti Murales - ci racconta Marisa Russo - sono molto impegnativi, non vanno realizzati con superficialità, devono essere espressione del Genius Loci di dove si va ad operare, contribuendo a caratterizzarlo con uno studio specifico sul passato, presente e possibile suo futuro >>. Ed è proprio questa filosofia che ha reso i progetti di Marisa, ancora oggi, materia di ricerca in varie tesi di laureandi di Accademia di Belle Arti di diverse città.
In quell'anno, ad inaugurare la carrellata di opere murali, è stato l'intervento artistico di Michele Giglio in cui il pittore ha raffigurato il più famoso dei primi cortometraggi dei fratelli Lumière, girato nel 1895 e proiettato il 6 gennaio 1896: L’arrivo del treno alla stazione della Ciotat [1] (L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat). Una storica pellicola in bianco e nero (35 mm), della durata di 45 secondi circa, che mostrava l'arrivo di un treno nella stazione di Ciotat, in Francia.
<< Una scena - sottolinea Marisa - che impressionò tanto gli spettatori che scapparono di corsa nel timore di essere investiti >>
Il genio dei fratelli Lumière, Louis e Auguste, fu quello di ideare e brevettare (febbraio 1894) Cinématographe [2], una macchina da presa che fungeva anche come proiettore cinematografico.
Nonostante la pellicola cinematografica venne inventata nel 1885 ad opera di George Eastman e la prima ripresa girata nel 1888 a cura di Louis Aimé Augustin Le Prince, la prima proiezione cinematografica in sala davanti ad un pubblico pagante [3] risale, invece, al 28 dicembre 1895. Furono i fratelli Louis e Auguste Lumière che, nella sala del Salon Indien du Grand Cafè del Boulevard des Capucines [4] di Parigi, proiettarono i primi dieci cortometraggi della storia del cinema.
Il primo, in assoluto, fu L’Uscita dalle officine Lumière, girato nel 1884.
<< Come sempre - ci racconta Marisa - nei miei Progetti di Murales vi sono due letture. In questo Murale quella simbolica di valore sociale vuole evidenziare il continuo rischio di scambio tra realtà e finzione. Inoltre è il treno che conduce il viaggio della nostra vita in cui necessitano, pur nella libertà, i binari della coerenza! >>
Approfondimenti
[1]: A Ciotat, nel su-est della Francia, è presente la prima e più antica sala cinematrografica: l'Eden.
[2]: alcune voci affermano che in realtà la macchina Cinématographe nacque il 12 febbraio 1892 da un'idea di Léon Bouly, un inventore francese che in mancanza di fondi per finanziare l'opera vendette tutti i diritti ai fratelli Lumière
[3]: Nella prima proiezione erano presenti 33 spettatori e il biglietto costava un franco.
[4]: è un noto caffè parigino che oggi si chiama Le Café Lumière - Hôtel Scribe in onore dei fratelli Auguste e Louis Lumière.