.L'intervento artistico mira a valorizzare e promuovere un piatto tipico locale: Sa Pompìa intrea "Condividi con Pintarest")
Credits: Donatella Bellu
L'opera murale intitolata Sa Pompìa intrea è stata realizzata dall'artista Pasqualino Baringiu nel marzo 2017 a Siniscola, in provincia di Nuoro (Sardegna).
L'intervento artistico mira a valorizzare e promuovere un piatto tipico locale: Sa Pompìa intrea, una ricetta che si tramanda da secoli da generazione in generazione.
<< Sa Pompìa è un dolce tipicamente siniscolese, presidio Slow Food dal 2004, (l' originale deve rispettare un disciplinare di preparazione molto rigoroso), consiste in un candito di agrume, la cosiddetta Pompìa, che essendo endemica solo di Siniscola e dintorni non ha neppure il nome corrispondente in italiano ma solo in latino: Citrus Montruosus per via della buccia molto grossa e bitorzoluta.
Somiglia ad un grosso pompelmo ma ha la buccia grossa come un cedro ed è la parte bianca di questa che viene utilizzata per il dolce, dopo averla privata della parte esterna gialla con la quale si prepara un liquore simile al limoncello.
Sa Pompìa Intrea - pompìa intera - si chiama così proprio perchè viene usata intera, svuotata completamente della parte interna con un dito attraverso un foro di qualche centimetro all'attaccatura del picciolo: quindi viene sbollentata per qualche minuto, lasciata asciugare un giorno e poi cotta per circa 3/4 ore, (a volte anche sei ore se la buccia è particolarmente spessa), in uno sciroppo di acqua e miele, fino ad assumere un bel colore dorato.
Viene conservata in barattoli di vetro, completamente coperta dal suo sciroppo, che la preserva nel tempo da muffe e funge da ottimo conservante naturale. Una variante di questo dolce è "Sa Pompìa Prena" la pompìa piena di un impasto di mandorle e miele. >>
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Riferimenti /Ringraziamenti
Donatella Bellu (foto e info)
Ringraziamo per il contributo anche:
Donatella Bellu
