L'intervento artistico dello street artist internazionale
Manu Invisibile è stato realizzato in occasione dell'
ExMè Art Festival tenutosi a
Pirri (Ca) presso il vecchio mercato civico
nel rione di Santa Teresa. Un Festival che nasce con l'intento di proseguire, attraverso il colore, quel progetto di
aggregazione, supporto e rivalorizzazione portato avanti dalla
Fondazione Domus de Luna,
una
Onlus costituita nel 2005 che assiste giovani in situazione di grave difficoltà, offrendo loro un'alternativa alla strada attraverso l'arte e la musica.
Da qui nasce la nuova opera di Manu Invisible con un messaggio abbastanza significativo e che dovrebbe essere alla base dell'autostima di ogni individuo: Credi in te.
La scelta della foto, estratta dal video pubblicato dallo stesso artista, non è casuale. Ci ha colpito perché, osservandola nella sua interezza, arricchisce il messaggio impresso nella parete.
Lo sfondo annuvolato con il grigio che domina: un simbolismo che ci fa pensare alle difficoltà della Vita con i vari ostacoli che dobbiamo affrontare, volenti o nolenti, quotidianamente.
Lo sfondo blu della parete: un colore caldo che rilassa e placa l'ansia; simbolo di pace ed equilibrio "interiore". Tutti elementi essenziali ed ideali per affrontare gli ostacoli della Vita.
E, infine, la scritta che spicca e sublima l'intero contorno: credi in te!
Ancora una volta lo street artist non ha deluso le aspettative. L'opera centra il contesto in cui è stata realizzata, si integra con l'ambiente e.. fa riflettere.
CREDI IN TE!
Per quanto la Vita possa sembrarci dura e piena di ostacoli, spesso consecutivi, non dovremmo mai perdere la fiducia in noi stessi. Infatti, se ci riflettiamo bene, è l'unica grande arma che possiamo sfoderare per superare ogni difficoltà.
Spesso commettiamo l'errore di "legare" la nostra fiducia ai singoli eventi che, essendo altalenanti (gioia-dolore, ndr), ci portano ad avere i cosiddetti sbalzi di umore repentini. Oggi abbiamo fiducia in noi, domani no. E così via.
Credere in noi stessi significa, innanzitutto, amarsi e rispettarsi. In secondo luogo, dobbiamo comprendere che abbiamo dei limiti e delle paure (come tutti!) ma che possiamo sempre superare iniziando con il prenderne coscienza. Infatti il vero segreto è quello di comprendere che, al di là della difficoltà in sé, abbiamo tutte le capacità per affrontarla e superarla.
Sia chiaro! Lungo il "percorso" che affronteremo, qualsiasi esso sia, nessuno dice che non soffriremo, che non proveremo delusione o simili. Tutto fa parte del "Gioco della Vita".
In fondo, se non conosciamo la sofferenza o la delusione come potremmo mai apprezzare al meglio la gioia che ne conseguirà?
Un esempio semplificato ed estremizzato: Voglio fare lo chef!
Ebbene, molti si mettono in cucina e si autoconvincono di poter sfornare subito grandi piatti.
Appena mettono le prime pietanze in tavola si accorgono che, in realtà, non sono perfette e si demoralizzano: "Ah! non ho le capacità e non potrò MAI fare lo chef!".
Ecco, questo è l'esempio (sbagliato) di come legare la nostra autostima ad un evento; nel nostro caso ad un piatto.
In realtà, come in ogni cosa, occorre comprendere che abbiamo dei limiti.
Nel caso specifico: non conosciamo i segreti della cucina come ad esempio le dosi ideali, le combinazioni dei ingredienti per impreziosire e stuzzicare nel modo opportuno le papille gustative etc..
Quello che invece dovremmo comprendere è che, al di là della difficoltà in sé, abbiamo sempre la capacità di studiare, approfondire e sperimentare. E "buona volontà, sacrificio e caparbietà" sono gli ingredienti alla base di ogni nostra scelta.
Sbagliare uno, due o tre piatti di fila non significa che siamo una nullità in cucina. Abbiamo sì sbagliato, ma abbiamo scoperto tre modi per "non fare" buona quel tipo di pietanza.
Insistere e sperimentate ci consentirà di trovare la giusta strada.
La "nostra" strada.