In un periodo in cui molte amministrazioni comunali lasciano "deperire e sbiadire" o, in taluni casi, cancellano volontariamente vecchi murales, a
San Sperate un'associazione si è fatta promotrice di una
lodevole iniziativa che ha riportato alla luce, nello splendore dei suoi colori originali, un'opera murale del
1995 in via nuova.
Come era il murale (pre-restauro)
Il dipinto venne realizzato dall'artista Archimede Scarpa nell'intento di "immortalare" in una parete una tendenza giovanile che, agli inizi degli anni 90, stava prendendo piede anche in Sardegna: il graffitismo.
In quegli anni l'artista provò, con successo, a coniugare due elementi apparentemente inconciliabili tra loro. Da un lato l'irrefrenabile voglia "artistica" dei giovani di lasciare un proprio segno (tag), considerato dalla maggior parte dei cittadini come un vero e proprio imbrattamento o atto vandalico e, dall'altro, il rispetto per l'ambiente. Due elementi che, ben miscelati, hanno consentito ad Archimede di coinvolgere molti giovani, costituire un gruppo affiatato di graffitari (Oratorio Salesiano di Selargius) e creare opere d'arte in vari paesi della Sardegna. I loro interventi, infatti, rappresentavano graffiti perfettamente integrati con l'ambiente circostante dove, al lettering e tag varie, venivano fuse e valorizzate scene locali di vita quotidiana, tradizioni etc..
Nel dicembre dello scorso anno (2016) l'associazione Art&venti, durante il noto evento Il villaggio di Babbo Natale (a San Sperate, ndr), ha promosso una raccolta fondi mirata a restaurare un murale attraverso un'apposita lotteria: la Pesca Natalizia RestaurArte.
Come è nata l'idea della lotteria e dell'iniziativa RestaurArte?
A raccontarcelo è Leonardo Marongiu, membro del direttivo di Art&venti: << L'idea è nata per due ragioni. La prima è legata alla nascita del Villaggio di Babbo Natale. La manifestazione è nata quasi per caso. Purtroppo non tutti i bambini possono affrontare, per vari motivi, il lungo viaggio in Finlandia e noi desideravamo che ognuno di loro potesse vivere l'emozione di incontrare Babbo Natale, senza alcuna spesa. Infatti non facciamo pagare alcun biglietto! Però con il passare del tempo, con l'organizzazione sempre più complessa e visto l'afflusso di gente in continuo aumento, volevamo fare in modo che, in qualche modo, anche i nostri visitatori potessero contribuire alla (ri)valorizzazione del Paese Museo. >>
<< Il secondo motivo - continua Leonardo - è legato alla crisi economica che colpisce, come ben sappiamo, tutti i comuni. Le amministrazioni non hanno fondi disponibili per restaurare i vari murales, quindi abbiamo pensato di creare una lotteria, o meglio, Pesca natalizia, che potesse consentirci - liberamente - di racimolare fondi da destinare al restauro. >>
Quindi da un lato regalate un'emozione ai bambini e, dall'altro, fate in modo che i visitatori, con una libera donazione, possano contribuire alla rivalorizzazione del paese. Corretto?
<< Si, questa è la nostra idea. E ne approfitto per ringraziare tutti i nostri concittadini e le varie attività commerciali che ci aiutano in questa impresa donandoci giochi, buoni spesa ed oggetti vari. >>
Come è ricaduta la scelta sull'opera di Archimede?
<< Sinceramente, all'inizio, avevamo in mente di restaurare un altro murale. Poi, quando abbiamo accennato l'idea ad Angelo Pilloni, lui ci ha indicato e suggerito quello dipinto da Archimede in via nuova. A quel punto abbiamo contattato l'artista e gli abbiamo presentato l'idea. E lui ha accettato con molto piacere. >>
Avete in programma altri restauri?
<< Beh, ovviamente, il nostro augurio è quello di riproporla anche nei prossimi anni. >>
E visto l'ottimo risultato, speriamo di vedere altri storici murales.. resuscitare!
L'idea artistica dell'associazione, però, non si è limitata solo a questo aspetto. Per l'occasione, oltre a riunire artisticamente due grandi e storici amici (Archimede e Angelo, ndr), ha organizzato una vera e propria festa dedicata all'arte con laboratori per bambini (e non solo!), musica ed intrattenimenti vari.
Premesso che siamo coscienti che l'arte di strada sia destinata a deteriorarsi e sparire con il tempo, ma è altrettanto vero che un murale è la raffigurazione di un determinato momento storico e dell' identità del paese che lo ospita: il ricordo di un evento, di un fenomeno o, semplicemente, una scena di vita quotidiana, un antico mestiere o una tradizione millenaria.
Simili iniziative rappresentano un vanto per la comunità in quanto consentono di rivalorizzare, proteggere e "ricordare" - nel bene o nel male - un proprio pezzo di storia. Una memoria a cielo aperto.
Al prossimo restauro!