L'opera muraria dipinta a Badalucco, in provincia di Imperia, nel 2007 dal professore e pittore senese Francesco Del Casino in collaborazione con alcuni amici di Imperia, tra cui Giovanni Zecchini, dell'associazione "Amici di Cascione", e gli studenti della classe 5° D dell'Istituto d'Arte di Imperia, coordinati dalla docente Laura Comollo.
L'obiettivo dell'intervento artistico è quello di ricordare, soprattutto ai giovani, l'essenza e la storia di Badalucco. Infatti, oltre ad immortalare scene di vita quotidiana, l'opera celebra sia la lotta per la liberazione dal nazifascismo che la rivolta contro la diga di Glori del 1963 nelle quali Badalucco ricoprì un ruolo importantissimo e determinate.
L'intervento, inaugurato in concomitanza con le celebrazioni del 25 Aprile 2017, aveva la finalità di sensibilizzare i giovani alle tematiche della resistenza e alla memoria storica-culturale del proprio entroterra.
<< Nel 2007 - racconta Giovanni Zecchini, dell'associazione "Amici di Cascione" - eravamo riusciti a parlare con l'amministrazione attraverso l'intermediazione del partigiano Carlo Trucco. Fu in quell'occasione che illustrammo il progetto artistico al sindaco, Augusto Boeri, il quale accolse l'idea con molto entusiasmo. Ricordo persino che, per arricchire di significato l'opera finale, ci chiese di aggiungere anche un riferimento alla storica rivolta della popolazione di Badalucco contro la diga di Glori. E noi, ovviamente, accettammo ben volentieri. >>
Tantissimi i simbolismi e i riferimenti inseriti all'interno della pittura del professore senese.
Da un lato abbiamo un richiamo al paesaggio, alle tradizioni ed alcune classiche scene di vita quotidiana locale: il (faticoso) lavoro dei contadini, la raccolta dell'acqua (potabile) da parte delle donne del paese nel torrente Argentina e la nota banda musicale Santa Cecilia. Dall'altro abbiamo alcuni riferimenti storici a Badalucco, di forte e sentito orgoglio popolare, sia con la lotta partigiana durante la resistenza al nazifascismo che con l'aspra e violenta rivolta contro la costruzione della diga di Glori nel 1963. Tra cui: la popolazione in rivolta, la banda musicale che sfila e suona (manifestazione dell'11 settembre 1963), il monumento alla resistenza presente nella piazza centrale del paese, la diga non ultimata e distrutta (ci furono anche alcuni attentati dinamitardi contro la diga, ndr) e alcuni cartelli/slogan come ad esempio:
non vogliamo morire
annegati
<< Osservando la foto dell'attuale stato del murale - ci confida il professore Del Casino - si intuisce che è ridotto molto male. Del resto mi ricordo che, nella parte sinistra del muro, c'erano già delle gravi infiltrazioni di umidità. >>
E aggiunge, con l'amaro in bocca: << E' un vero peccato che le amministrazioni, spesso, tendano a non effettuare mai gli interventi di risanamento come in questo caso. Forse prediligono murales meno impegnativi e con uno spirito puramente decorativo e più "turistico". Peccato, perché ciò significa rinunciare a ricordare pezzi della propria storia passata. >>
<< Già a suo tempo - sottolinea il professore - ebbi la sensazione della presenza di alcuni contrasti interni sia nella giunta che nella popolazione. Ricordo, ad esempio, che quando stavamo rifinendo il murale, dipingendo la silhouette del monumento alla resistenza (quello con il fucile in mano, ndr), un signore ci urlò di essere terroristi. >>
L'opera muraria ha rappresentato per anni un simbolo di orgoglio popolare con l'obiettivo di suggellare e, soprattutto, ricordare a tutti, cittadini e turisti, giovani ed anziani, la vera essenza storica di questo paese: Badalucco.
Oggi purtroppo, viste le ormai pessime condizioni del murale, l'attuale Amministrazione Comunale ha deciso, con la collaborazione dell'associazione UpArte, di aprire un bando per cancellare l'opera del professore senese dipingendone un'altra come "nuovo" bigliettino da visita all'ingresso del paese.
L'intervento artistico è previsto nei prossimi giorni.
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Riferimenti /Ringraziamenti
Francesco Del Casino (foto storiche e info)Giovanni Zecchini (foto, documenti e info)
Approfondimenti:
- La storia della rivolta contro la costruzione della diga di Glori
- Documentario Quando l’acqua fa paura dei registi sanremesi Piero Farina e Marisa Fogliarini.
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