La bellissima opera di Morden Gore dipinta nella pensilina del Terminal Bus di Castel Gandolfo durante il Castel Gandolfo Street Art Festival.
Il dipinto è un omaggio alle donne ed è strettamente collegata all'altro intervento realizzato nella scalinata del sottopasso Chateauneuf du Pape (Dente di leone).
Come racconta lo stesso artista: << Lei è una mamma e gli uccelli sono il simbolo della migrazione >>. E precisa: << La mamma osserva con sguardo sereno i suoi tre figli (i tre uccelli dipinti, ndr) allontanarsi dalla famiglia e dalla propria terra martoriata da guerra, miseria e distruzione verso un futuro migliore. Il cosiddetto viaggio della speranza verso un luogo dove poter vivere e provare a sognare. >>
Da un estratto dell'intervista rilasciataci da Morden Gore è possibile comprendere la scelta di un soggetto femminile: << L’uomo è costantemente in guerra, a volte vera, reale, devastante, altre volte mentale, metafisica, cercata. Ha bisogno della guerra per colmare il vuoto che si crea per mancanza d’amore. Solo la donna può colmare questo vuoto, scendendo anch'essa in guerra, lottando per cambiare le costrizioni a cui è sottoposta. Sognando una nuova primavera, una nuova alba, un nuovo mondo. Ho voluto omaggiare quella parte di donne a cui è affidata questa sfida. Donne arabe e africane, colte nello sguardo più sognante e combattivo da cui traspare la consapevolezza della rivoluzione come unica arma di cambiamento culturale. Rivoluzione come arma d’istruzione. >>
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Riferimenti /Ringraziamenti
Morden Gore - WebsiteSe vuoi conoscere i dettagli dell'iniziativa artistica leggi la traccia su Castel Gandolfo Street Art Festival.
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