La prima versione dell'opera è stata realizzata a Giugno del 2016 e l'intento era quello di dare un tocco poetico all'area; una spiaggia nota, durante la seconda guerra mondiale, per il bunker presente utilizzato come vedetta dall'esercito francese. Simbolo di morte e distruzione.
Il dipinto avrebbe dovuto mettere in evidenza l'aspetto artistico e poetico e dare lustro alla zona.
Un obiettivo raggiunto a metà, in quanto non tutte le sfumature dell'opera sono state colte e diffuse.
In tantissimi hanno apprezzato i colori e il tocco artistico ma, come sottolineato dallo stesso artista, in pochissimi hanno invece dato risalto al messaggio che tale occhio voleva trasmettere.
Nella pupilla Näutil aveva disegnato la centrale nucleare di Flamanville con l'intento di "allertare" la popolazione ed evidenziare il rischio che tutti corrono con simili siti sparsi nel paese.
Un messaggio "trascurato" da molti, inclusi giornalisti.
Volontariamente o involontariamente?!
L'occhio blu che guarda e ammira la bellezza della natura (mare, tramonti, alba), allo stesso tempo, "osserva" la centrale nucleare come i soldati, a suo tempo, osservavano l'orizzonte alla ricerca dei nemici.
Un modo, secondo l'artista, per "vigilare" sulla vita, elemento prezioso di ogni essere umano.
Ma perchè Nautil ha chiuso l'occhio?
<< Tutto ciò che è immobile è considerato morto; la vita, alla fine, non è altro che movimento. Tutto cambia, tutto si trasforma e niente dura all'infinito, sia esso il tempo, i sentimenti, la storia..
L'occhio aveva lo scopo di portare un po' di poesia a questo edificio carico di simbolismo (bunker della seconda guerra mondiale, ndr): guardava ed era guardato dal mare, tra un valzer di venti e maree.
Un modo per "incoronare" l'atmosfera poetica di un luogo semi selvaggio.
Inoltre ho anche inserito la questione del nucleare con la centrale dipinta nella pupilla.
Cercavamo di far nascere un dibattito, qualche domanda o una reazione come, ad esempio, rabbia e invece poche persone ne hanno parlato.
Sono un graff e il destino del graff è anche quello di essere in un posto "temporaneamente", un po' come il concetto degli strati della crosta terrestre in geologia. Strato su strato.
Oggi è presente un graffito, domani un altro e dopodomani un altro ancora. E così via.
Cancellare il graffito è stato anche un modo per evidenziare il rapporto con il tempo, come caratteristica basilare del principio della Vita: si nasce e si muore. >>
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Riferimenti /Ringraziamenti
Cece - Näutil
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