I'm a B BOY rappresenta un tributo a tutti i ballerini di break dance, in particolare a Daniele Boogiegun Cortese e tutti i B BOYS della 2.
Anche la parete scelta non è casuale, ma è stato utilizzato il muro in cui è presente uno specchio utilizzato dai breakers per osservare le varie mosse durante l'allenamento.
Nero ha disegnato il pezzo e poi ha riposizionato lo specchio in modo tale da creare un'interazione con l'ambiente e, in particolare, con uno "strumento" usato dagli stessi breakers (Vedi foto successiva per l'effetto finale).
Non esiste una precisa origine del termine B-Boy ma, molto probabilmente, venne coniato a New York nel 1969 da DJ Kool Herc, uno dei pionieri dell'hip hop.
Infatti, durante le sue performance, era solito urlare "b-boys go down!" per invitare i vari ballerini di breakdance presenti a "scatenarsi".
Lo stesso Kool Herc, in un'intervista, svelò il significato della "b" che, in inglese, sta per "broke" (fuori di testa).
"Fuori di testa" erano considerati i ballerini che nei break (pause) dei brani musicali si esibivano rapidamente improvvisando passi di danza.
Iglesias - Novembre 2016 - Freestyle
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