Un imponente pedrale dipinto dall'artista orgolese Teresa Podda e Vincenzo Floris, presso l'altopiano conosciuto come S'Ispadularju, in onore della Beata Antonia Mesina.
L'opera è stata realizzata i primi di maggio del 2016 nella zona in cui viene organizzato - ogni anno - il pranzo comunitario in suo onore.
Di seguito, come approfondimento, vi proponiamo la biografia tratta da Wikipedia:
Biografia - Antonia Mesina
(Orgosolo, 21 giugno 1919 – Orgosolo, 17 maggio 1935)
Antonia Mesina nacque a Orgosolo, centro barbaricino in provincia e diocesi di Nuoro.
Era la seconda dei dieci figli di Agostino Mesina, guardia campestre, e Grazia Rubanu. Venne battezzata nella parrocchia di San Pietro e ricevette la Cresima, il 10 novembre 1920, dalle mani del vescovo di Nuoro Luca Canepa.
All'età di sette anni ricevette la prima Comunione. Fece parte della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, dal 1929 al 1931 come beniamina, dal 1934 come socia effettiva.
La mattina del 17 maggio 1935, dopo aver partecipato alla messa in parrocchia, si recò nelle campagne attorno al paese in cerca di legna, necessaria per la cottura del pane in casa.
Per strada incontra una vicina di casa, Annedda Castangia, in seguito principale testimone dei fatti al processo penale e di beatificazione.
Mentre le due giovani sono impegnate a legare in fasci la legna raccolta, distanti tra loro alcune decine di metri, Antonia Mesina viene aggredita dal giovane compaesano ventunenne Ignazio Catgiu, che la trascina fra i cespugli e tenta di violentarla.
Non riuscendo nel suo intento, Catgiu massacra la ragazza con 74 colpi di pietra, come appurato dall'autopsia. L'ultimo colpo, inferto con una grossa pietra, le spaccò il cranio e le sfigurò il viso.
Antonia Mesina non aveva nemmeno sedici anni quando venne uccisa.
I funerali, partecipati da tutta Orgosolo, si tennero il 19 maggio.
Ignazio Catgiu, venne preso e condannato a morte il 27 aprile 1937, sentenza eseguita mediante la fucilazione avvenuta il 5 agosto dello stesso anno a Pratosardo nel comune di Nuoro.
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Riferimenti /Ringraziamenti
Se desiderate approfondire la storia di Antonia Mesina potete visitare la pagina facebook a lei dedicata.
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