Il filone artistico di quest'opera è pedrales, termine coniato e depositato dall'artista di Orgosolo Teresa Podda nel 2014.
Il pastore a riposo è stato il primo pedrales realizzato nel 1982 dal papà dei murales di Orgosolo, il prof. Francesco Del Casino, e lo potete ammirare nella Strada provinciale 58 (SP58) in direzione di Orgosolo (NU).
Come tiene a precisare la stessa Teresa, l'opera è intitolata "Il pastore a riposo" e rappresenta un pastore, con il berretto sardo, sdraiato con la mano appoggiata sopra una pietra (la pancia) e una sigaretta fra le dita.
Per correttezza, ed ai fini informativi, vi segnaliamo che sull'opera c'è stata - fin dagli albori - qualche polemica. E ritroviamo qualche strascico anche ai giorno nostri.
Negli anni sono circolate persino informazioni errate come, ad esempio, quelle che attribuivano all'opera un significato ed un nome completamente errato: Il bandito a riposo.
Secondo un'altra versione, portata avanti dalla pagina di Orgo Solo in un apposito post, l'opera è intitolata L'indiano e raffigura, come riporta la testimonianza di Gonaria S, un indiano appostato con una pietra in mano intento a combattere gli oppressori. I bianchi.
Teresa:<< L'indiano è un errore tipografico. O meglio. Fotostudio Kikinu che aveva commissionato l'opera senza assegnare un titolo e il tipografo, che non era di Orgosolo, prese l'iniziativa e le attribuì il nome de "L'indiano". Come fa ad essere un indiano?! In più è senza piuma e con il berretto sardo. >>
Per chiarire definitivamente le voci su questo storico pedrales abbiamo chiesto direttamente al papà dell'opera, il prof. Francesco Del Casino, che - ovviamente - ringraziamo per la sua disponibilità e gentilezza.
<< No, non si tratta di un indiano. In quel periodo - ricorda il prof. Del Casino - avevamo realizzato altri pedrales in quella zona. In una sporgenza nella parte alta c'era una pietra che ricordava, nella forma, una casa. E la dipingemmo con un paio di ragazzi nonostante arrivarci non fosse stato semplicissimo. Sempre con i ragazzi della scuola, nella stessa zona, dipingemmo anche alcune pietre dando vita a delle pecore ma il tempo le ha cancellate. Mentre in basso, a valle, dove i pastori scendevano per riposarsi avevamo individuato quel grande masso. E da lì è nata l'idea di raffigurare un pastore in un suo momento di relax, a fine giornata. Nella mano realizzammo anche una sigaretta "fumante". >>
Fin dall'inizio quest'opera, come ci ha spiegato lo stesso professore, ha sempre rappresentato per gli orgolesi una sensazione di calore e di rassicurazione tipica del "finalmente a casa". Era un punto di riferimento per tutti coloro che, viaggiando soprattutto in pullman, passavano da lì (c'è una fermata nei pressi del pedrales, ndr).
A confermarlo è un ricordo di Teresa:<< Quando eravamo studenti, rientrando in pullman da Nuoro, capivamo di essere arrivati - finalmente - a casa non appena intravedevamo in lontananza Il Pastore. >>
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Riferimenti /Ringraziamenti
FontiTeresa Podda Orgosolo, Anna Corraine
Orgo Solo
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