Come descritto dalla stessa Daniela <<l’installazione è interamente realizzata con le Domus/Menti di carta (riciclaggio, albero, le nostre radici; il colore naturale rimanda alla pietra).
Le due Domus iniziali di colore nero, rappresentano ideologicamente due menti che comunicano tra loro.
Solo due menti però non fanno cultura e tutto resta nell’oscurità.
Vi è dunque la necessità di un cammino verso la conoscenza e il dialogo con l’altro.
Da qui i fili del sapere dialogico porteranno alla scoperta dei giganti, rappresentati dall’insieme di domus disposte a doppio cerchio che formano due grandi occhi; e che, se guardate dall’alto in forma omogenea e non separata, ricordano i decori dei gioielli sardi.
La metafora del nostro immenso patrimonio storico/culturale.
I doppi cerchi presentano domus rivolte verso l’interno (popolo e protezione del nostro territorio) e domus rivolte verso l’esterno (apertura mentale all’altro, conoscenza).
La struttura di ogni Domus/Mente, rimanda anche alla struttura del riccio-nido-tana (mare, cielo e terra).
I fili ci obbligano a compiere un cammino e a “guardare” la piccola finestrina dal quale ognuno di noi può affacciarsi per “vedere”oltre.>>
Approfondisci la conoscenza dell'artista e lasciati trasportare nel suo mondo artistico con le sue opere, i suoi vari racconti e il fascino delle tradizioni sarde. Leggi la scheda di Daniela Frongia
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