Un'opera legata a tradizioni e racconti leggendari della Sardegna.
Questa installazione è stata realizzata dall'artista durante una passeggita "ArTeologica", nel giorno dell'equinozio di primavera il 22 marzo 2015, presso una domus de janas a Villa Sant'Antonio.
In questa occasione Daniela ha realizzato - interamente a mano - un libro con un racconto ricamato ed illustrato con materiali caratteristici come lana e gli stessi capelli dell'artista. Oltre a ladiri cotti e crudi, e uno degli strumenti tradizionali della filatura. Il fuso.
Vi riportiamo il racconto scritto dalla stessa Daniela e riportato nel libro:
<<Un soffio di polvere di terra si mescolò all'acqua e alla paglia, che, girando vorticosamente creò l’abbondanza e l’armonia.
Due grandi corna si innalzarono sul capo.
Passo dopo passo sparse briciole di terra fino a raggiungere il fuoco, una pietra di terra dalla pelle sporca ricoprì un corpo rosso intenso, pulsante di vita.
Tra boschi e colline, grandi bocche spalancate urlarono la sua casa.
Nella sua Domus si addormentò e sognò. Le sue corna iniziarono a tessere racconti filati di lana.
L’anima della Jana si riempì così tanto da non trovar più limite al suo immenso fare.>>
"Ierogamos", dal greco "ἱερός", sacro, e "γάμος" matrimonio.
Questo termine rispecchia, più che l’unione vera e propria tra due persone, il riflesso manifesto di un lavoro lungo e laborioso operato dall’uomo nella sua totalità con l’universo.
Si tratta, di una fusione vera e propria, dove i due principi, uniti e fusi, non conservano più niente della loro vecchia sostanza e identità, la trasmutano “perdendosi” nell’altro, diventando Unità. Un sacrificio dell’uno verso l’altro.
L’opera parte dal principio di pensiero trasformato in racconto; una forma unita e fusa nel concetto di armonia universale.
Il matrimonio tra l’uomo-animale e la natura-arte.
Un dialogo cucito e palpabile, tra il bianco della lana e il nero dei capelli. Trame sottili che si intrecciano nelle parole che divengono forma.
La scrittura si presenta di difficile lettura; un’elementare e distorta calligrafia per annullare la meccanicità del progresso moderno-contemporaneo, che annienta e aliena dal sentimento-empatia. Solo la luce, trapassando le pagine, può eliminare quel velo di incomprensione dell’occhio distratto e allenato all’immediatezza.
L’opera si presenta come un corpo di fili, linfa vitale della conoscenza, protetto e legato alla sua pelle di "pietra".
Da terra a pietra, da pelle a corazza. Il cordone dell’unione alla vita. Il passaggio di stati, emotivi e tattili, attraversano gli elementi primordiali del fuoco, dell’acqua, della terra e dell’aria.
Il seme dell’unione non può che evolversi in fiaba da germogliare, raccogliere e raccontare; ai nostri figli.
[descrizione a cura della stessa artista]
RIPRODUZIONE RISERVATA - © Copyright, all rights reserved
Tags
#villasantantonio #sardegna #italia #danielafrongiajanas #raccontijanas #janas #domusdejanas #librodartista #tr361Scopri tutti gli aggiornamenti
LegendaSeleziona la foto e poi, nella descrizione laterale, clicca su Leggi i dettagli