Nelle sue bellissime miniature ripropone e mantiene vivi, in particolar modo, i murales dimenticati e cancellati dal tempo.
Il suo scopo primario è quello di rendere un omaggio a San Sperate Paese Museo.
Tutto ebbe inizio nel lontanto 1976, agli inizi del fenomeno che ha reso famosa San Sperate grazie al Maestro Pinuccio Sciola, quando lesse un articolo sulla pittura di San Sperate alla Biennale di Venezia in cui vi era riportata la frase "purtroppo i muri non possono essere spostati".
Una frase che lo colpì molto e che fece scattare in lui l'idea di tentare a riprodurre i muri e gli spettacolari murale del paese per "spostarli" in giro per il mondo tra mostre, cerimonie, manifestazioni etc..
Un tentativo ben riuscito, visti i risultati. E che porta avanti oramai da anni con apprezzamenti di vario genere.
In una prima fase con la sua dote, tecnica e creatività riesce a ricreare - in miniatura - le pareti del luogo aggiungendo i vari elementi curati nei minimi dettagli.
La particolarità, infatti, sono proprio i materiali adoperati. Recupera ed utilizza gli stessi materiali costruttivi adoperati in edilizia. Dai cancelli in ferro, in alcuni casi persino arrugginiti, alle finestre con vere e proprie vetrate; dalle porte in legno, anche quelle consumate dal tempo, ai materiali tipo ladiri, cemento etc.. E così via.
Una tecnica e una ricerca minuziosa del particolare che rende la sua opera caratteristica e molto realistica.
Ultimata la rappresentazione della parete, procede con la riproduzione del murale usando le stesse sfumature, forme e colori etc..
Spesso, in mancanza di punti di riferimento chiari ed evidenti come ad esempio porte, finestre e balconi, Giampaolo inserisce sempre, ai margini della miniatura, un uomo in bici per rendere l'idea della prospettiva e la reale dimensione del murale.
Ad opera conclusa, oltre alla bellezza e all'originalità dell'opera in sè, vi ritroverete dentro casa un pezzo di storia come ricordo. Perchè ogni murale ha una propria storia.
Ho avuto la fortuna e il piacere di visitare di persona le opere di Giampaolo che, con molta gentilezza e disponibilità, mi ha aperto la porta del suo laboratorio.
Non vi nascondo che, l'emozione di ritrovarmi davanti alle sue varie miniature, mi ha trasportato indietro nel tempo e messo davanti ad uno scorcio di storia del paese. San Sperate.
Un'emozione indescrivibile grazie anche, e soprattutto, ai racconti - appassionati - dell'artista.
Fonti
Il collage è stato realizzato dall'artista Aldo Casti.
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