(Molins de Rei, 1347 circa – Giudicato di Arborea, 1404 circa).
Eleonora d'Arborea era una nobildonna sarda che decise di essere protagonista della sua vita, dimostrandosi un'ottima e lungimirante stratega.
Nonostante fosse esile di corporatura era una donna, caratterialmente, energica e vigorosa.
Non si hanno molte informazioni sulla sua infanzia e giovinezza, nè tantomeno della sua educazione ed esperienza di corte. Purtroppo non si hanno neanche informazioni certe sulla data, luogo e causa della sua morte. Forse peste.
Il suo obiettivo era quello di proseguire il progetto iniziato dal padre - morto improvvisamente - riunendo tutta la Sardegna sotto il controllo degli Arborea.
Un progetto che riuscì quasi a realizzare se non fosse stata "sconfitta" dalla malasorte: la peste.
La diffusione della peste si espanse rapidamente nell'isola e consentì, agli Aragonesi, la riconquista di tutto il territorio sardo.
Di notevole importanza e fiore all'occhiello della politica di Eleonora fu la "Carta de Logu", un distillato di modernità, innovazione e saggezza.
Di seguito alcune delle miriadi novità introdotte dalla Carta:
- la contemplazione del reato di omissione di atti d'ufficio;
- la parità del trattamento dello straniero a condizione di reciprocità;
- la tutela delle successioni in caso di morte senza testamento (ab intestatio) in presenza di minori;
- il matrimonio riparatore alla violenza carnale subita da una nubile solo qualora la giovane fosse stata consenziente;
- venne definito l'istituto dell'incarica, cioè la responsabilità collettiva del villaggio nei confronti dei reati commessi nel suo territorio: esso comportava un'ammenda a carico degli abitanti nel caso in cui non fossero stati scoperti i colpevoli;
- legittima difesa;
- si fissava l'importo dei salari dei magistrati, dei notai e degli scrivani dei tribunali giudicali. etc..
L'antica Chiesa di San Gavino Martire, consacrata nel 1387, è l’unico edificio religioso che presenta le effigi ritraenti i regnanti del giudicato d’Arborea tra cui quello di Mariano IV e della regina Eleonora.
A tal proposito esistono delle tesi suggestive che ipotizzano la presenza della tomba della regina, e degli altri componenti della famiglia reale, sotto il pavimento della chiesa stessa.
Foto in primopiano
Nella foto è presente la statua presente in Piazza Eleonora ad Oristano.
Opera realizzata da due fiorentini, lo scultore Ulisse Cambi e l'architetto Mariano Falcini.
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