La terza ed imponente opera murale, intitolata Don Chisciotte, realizzata a San Gavino Monreale (Sardegna) dall'artista Giorgio Casu, in arte Jorghe, nel luglio 2016.
L'imponente opera, 320 metri quadrati, è stata dipinta in Via Santa Croce.
A San Gavino, oramai da qualche anno, è partito un progetto di miglioramento ed abbellimento del paese soprattutto grazie ai volontari del gruppo Uno spruzzo di arte e colore che, rimboccandosi le maniche, stanno dando colore e prestigio alle vie del centro abitato.
L'obiettivo è quello di condividere arte e colore nelle strade, e non solo con eventi artistici, culturali ma anche con vari murales.
Jorghe, stavolta, ha realizzato un Don Chisciotte a cavallo. Un cavallo selvaggio e senza briglia, con un riferimento al popolo sardo e alla sua cultura.
Nello specifico l'opera rappresenta un omaggio alla cultura equestre e contadina del paese e l'ispirazione nasce da due quadri: uno dello stesso artista e l'altro dal noto Jacques-Louis David su richiesta del Re di Spagna, Carlo IV, Il Primo Console supera le Alpi al Gran San Bernardo.
Il Don Chisciotte di Jorghe raffigura un cavaliere a cavallo all'interno di un portale tra due mondi, quello fantastico e quello reale: San Gavino.
Di seguito alcuni dettagli di nota:
- i colori bianco e rosso, dipinti anche nel cappello del cavaliere, rappresentano i colori caratteristici del paese;
- le due rose sul portale, con lo sfondo dorato, raffigurano un omaggio al Tattoo old school dei primi del ‘900.
- il pugnale sulla coscia sinistra del cavaliera rapppresenta il centro di tutta l'opera;
- nel vessillo sul fianco del cavaliere è raffigurato il castello simbolo del paese;
- sul portale è possibile ammirare anche un riferimento all' Art Decò, anch'esso, dell'inzio del 900;
- sulla bandiera del cavaliere compare una scritta Ars gratia artis che tradotto dal latino significa Arte per arte, cioè quel tipo di arte fine a se stessa dove l'artista ha l'opportunità di esprimersi liberamente a 360°;
Un simile murale, realizzato in America, sarebbe costato intorno agli 80.000 dollari.
Anche se potrà sembrare strano a qualcuno, l'opera è stata donata gratuitamente al paese dal'artista e dal suo gruppo di amici.
Il tutto parte dalla filosofia e dal pensiero di Jorghe che afferma e sottolinea: "il vero cambiamento parte dai sigoli, dalle singole case".Non bisogna attendere risposte dagli altri, ma bisogna fare qualcosa in prima persona. Dare il buon esempio.
E loro lo stanno facendo egregiamente!A tal punto che, il loro entusiasmo e la loro voglia di fare, sta contagiando tutti.E i sangavinesi ne sono contenti.
Con un po' di iniziativa ed intraprendenza, per coprire i vari costi (pittura, secchi, pennelli etc..), il gruppo ha avviato una campagna di raccolta fondi volontaria sia via web che attraverso una cassetta nei pressi del cantiere.
In questa circostanza hanno risparmiato anche i soldi per il ponteggio grazie alla ditta edile che, dopo la ristrutturazione dell'edificio, glielo ha messo a disposizione fino al termine del murale.
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