Dal suo estro è nato:
Charlie, un ominino con un ombrello che sbuca dal muro.
Per non essere troppo invasiva e per integrare la sua opera in quella dell'artista brasiliana, Elisabetta ha ripreso gli stessi colori utilizzati da Raquel.Ma quel murale non è solo un omino.
Vuoi sapere chi è Charlie? Ce lo racconta direttamente Elisabetta:
<< Charlie è un atto di gentilezza, quella gratuita che in cambio non ti chiede nulla. In questo caso ho voluto dare forma ad un pensiero. Un pensiero che mi viene ogni volta che vedo un atto di gentilezza mancato, di qualunque sia la sua natura. Lui, Charlie, messo li che sbuca da dietro un angolo porge il suo ombrello sbilenco come a voler proteggere tutto quel mare d'amore.>>
Quando ho letto queste parole ho immaginato un Charlie in ogni città, in modo tale da ricordare a tutti che un atto di gentilezza non costa nulla. E' gratuito e ci può rendere felici.
Ho contattato Elisabetta e abbiamo fatto due chiacchiere. Le ho chiesto se poteva raccontarmi come era nata questa collaborazione e mi ha inondato di parole. Sono talmente belle e cariche di entusiasmo che ve le riporto fedelmente. Meritano di essere lette. Credetemi!
<< Una sera mi chiama Rosaria (Straffalaci) dicendomi che doveva andare a San Sperate perché doveva incontrare un'artista brasiliana che stava dipingendo un murales e che saremo andate a trovare anche il maestro Pinuccio...
Da Iglesias direzione Assemini, con Rosy ci rechiamo a San Sperate.
Una volta arrivate andiamo subito al giardino dal maestro Pinuccio che ci accoglie con un abbraccio. Scambiamo qualche battuta scherzosa e ci lasciamo dandoci appuntamento da lui per l'ora di pranzo.
Andiamo nel luogo dove Raquel sta dipingendo il suo murales e, dopo le presentazioni, non faccio altro che chiacchierare con lei e rendermi utile dove posso senza intralciare il lavoro. Per tutta la mattina resto ad ascoltare i racconti di Raquel, persona fantastica con l'amore nel tono della voce e il sole nello sguardo.
Resto li in silenzio, osservo e, come una spugna, cerco di assorbire quella magia che solo poche persone riescono a trasmettere.
Pausa pranzo... dal maestro Pinuccio. Entro in punta di piedi, mi invita a sedermi a tavola e, molto gentilmente, come solo i grandi sanno fare, mi prepara un'insalata di frutta e verdura.
Ma questi sono solo dettagli...Si esprime a parole e quello che non dicono le parole lo fanno gli occhi. Usa molto il dialetto, l'adoro!, io in silenzio, non oso proferire parola, non voglio interromperlo, voglio apprendere il più possibile da quello che dice.
Il tempo fugge... io spugna... Andiamo al giardino sonoro e gli diamo una mano a sistemare e a dare una ripulita. Quella sera c'era in programma un evento. Li conosco Maria, sua figlia, meravigliosa creatura... Aiuto il maestro a legare fasci di alloro. Le sue mani forti. Si ferisce. Ma continua. Io sempre li ad ascoltare le sue parole dette e non.. Il profumo di alloro ci ricorda le grigliate di pesce; lui stesso mi dice che, ricordandole, gli era venuto il desiderio di una bella grigliata di "Lissa". E' ora di tornare da Raquel. Lo saluto con un abbraccio promettendogli che sarei tornata a trovarlo.
Arriviamo e lei instancabile continua a disegnare il suo mare d'amore. Mi siedo sul marciapiede e osservo. Mi invita a fare qualcosa.
"Wow!!" penso e ora? Sto li a fissare quel muro e penso a cosa potrei fare per non essere troppo invasiva e non rovinare il suo lavoro. Deciso! Come prima cosa userò gli stessi colori, il rosso e il nero. Da un pò di tempo mi faceva il solletico quell'omino simile ad un lord inglese con il suo impermeabile nero e l'ombrello.
Perché no!? In fondo dove inizia il murales c'è un pluviale! Decido che sarà li, in quell'angolo, ma solo metà figura, come a voler essere sbucato all'improvviso...
Ora è li da un anno a proteggere tutto quel mare d'amore, perché l'amore di qualunque sia l'origine va protetto. >>